Implacabile, per chi prima e per chi dopo, domenica 16 Gennaio è arrivata la sveglia mattutina; l’unico pensiero che regnava nelle nostre menti era uno: era il giorno della ciaspolata!

Ritrovatici più o meno svegli presso la parrocchia di Maria Immacolata alle ore 7.10, ci siamo diretti all’appuntamento con le nostre “guide” per l’occasione, ovvero i membri dell’associazione “Giovane Montagna”. Dopo aver aspettato che arrivassero gli altri partecipanti alla ciaspolata, ci siamo avviati verso Giazza, lasciando le macchine in prossimità del rifugio “Revolto”, per poter poi raggiungere il rifugio “Scalorbi”.

Non essendo troppo impegnativa la strada, c’è stata per tutti la possibilità di godersi il sole (che, dopo tutta la nebbia di Verona, temevamo di non vedere più) e il paesaggio, reso magico dalla neve. Una volta raggiunto il rifugio “Scalorbi”, per il nostro clan è arrivato il momento clou dell’uscita: raggiungere la cima del monte Plische. Da qui il percorso è diventato abbastanza duro, specie in salita, per la presenza di ghiaccio sulla cima (che è stata raggiunta solo dal nostro re!), mentre la discesa è stata rapida e divertente, infatti le ciaspole vanno molto bene per correre giù per i canaloni innevati!!!

Cadute nella neve a parte, ci siamo ricongiunti tutti al rifugio di passo Pertica e tutti assieme siamo poi scesi al “Revolto”, dove abbiamo festeggiato con un panettone, qualche bibita e qualche altra cosa da mangiare il successo, seppur parziale, della nostra impresa, per la quale sono stati fondamentali l’aiuto e la presenza degli amici della “Giovane Montagna”           

Maragnino

Castoro Ridente 

La preghiera della Giovane Montagna


Grazie Signore
per le gioie che ricevo dalla montagna,
per la fatica che è scuola,
per la soddisfazione che si ha
quando si raggiunge la cima,
per quel senso di contemplazione
che prende poi a guardarsi intorno
a sprofondare nell'orizzonte.

Grazie Signore
perché la montagna mi ricorda
che ho bisogno degli altri.

Ti prego, Signore, perché il far montagna
non sia un altro possibile momento di egoismo.

Ti prego perché
la cordialità, l'amicizia, la disponibilità
che qui in montagna
diventano un fatto spontaneo,
lo siano nella vita quotidiana.

Ti ricordo gli amici scomparsi
e chi ha chiuso la giornata terrena sui monti.

E se dono vuoi concedermi,
Signore Misericordioso,
questa grazia Ti chiedo:
finché Ti piace tenermi in vita
fammi camminare per le mie montagne.

Amen 

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